Ho finito dopo più di un mese di leggere "La strada di Smirne" di Antonia Arslan.
Il libro è bellissimo, ma purtroppo io riesco a leggere solo in bus o nelle pause pranzo. Nei week end, poi, sono talmente stanca che non faccio altro che dormire.
Mi piacerebbe leggere di più, ma mi sto pian piano rendendo conto che non riesco a fare tutto ciò che mi passa per la mente.
Il tempo passa e se ne va.
Sfida persa.
In ogni caso, consiglio vivamente la lettura di questo libro a tutti coloro che hanno amato La masseria delle allodole per diversi motivi: perché racconta un altro pezzo di storia degli armeni d'Anatolia, il cui destino si incrocia con quello dei greci di Smirne e perché è estremamente commovente.
Ciò che mi ha colpito è come la scrittrice riesca a rendere con le parole la vivacità dei protagonisti, la loro voglia di vivere, ma anche il silenzio e il nulla improvvisi causati dalla loro morte.